L’AUTISMO NELLA SOCIETÀ #investisudime. La relazione del Convegno.

L’ASSOCIAZIONE PER NOI E DOPO DI NOI

in occasione della Giornata Internazionale sulla consapevolezza dell’Autismo

organizza il Convegno

L’AUTISMO NELLA SOCIETÀ

#investisudime

 

Bovalino – 6 aprile ore 9.00

C.C. “I Gelsomini”, piano zero, Sala “ABC”

 

 

Si è svolto sabato 6 aprile u.s. a Bovalino il Convegno “L’Autismo nella società – #investisudime”, organizzato dall’Associazione Per Noi e Dopo di noi, con il patrocinio del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, del Comune di Bovalino e della Consulta delle Associazioni di Bovalino.

Ha introdotto i lavori e moderato gli interventi Daniela Zavaglia, Presidente dell’Associazione, che ha ringraziato le Istituzioni patrocinanti e gli sponsor. In particolare, sono intervenuti a porgere i saluti iniziali il Sindaco di Bovalino, Avv. Vincenzo Maesano, e l’Assessore Avv. Filippo Musitano, nonché il Presidente della Consulta delle Associazioni di Bovalino, Maurizio Viccari.

Presenti diverse Associazioni del Comune di Bovalino, nonché Enzo Vinci, Vice Presidente del Consorzio Monteporo e Presidente Associazione Industriali di Vibo Valentia,  titolare del caseificio “Borgo dei Vinci”.

A distanza di vent’anni dalla legge n. 68/99sul diritto al lavoro delle persone con disabilità si è voluto offrire un’opportunità di riflessione su questo tema, con la volontà di stimolare l’impegno da parte della società e delle Istituzioni competenti nel creare opportunità reali di formazione e inclusione lavorativa di persone con autismo.

Attraverso le esperienze presentate dai diversi relatori si è voluto infatti dimostrare che le persone con autismo possono rappresentare una risorsa anziché un peso per la società, in quanto le loro caratteristiche peculiari possono aggiungere valore e qualità decisive nel mondo del lavoro.

Consapevoli che qualunque processo di azione va costruito e attentamente programmato, si è voluto tuttavia gettare i semi di una “rivoluzione culturale possibile”, presentando realtà che già investono su ragazzi e adulti con autismo, riscontrando quel “di più” che solo loro possono offrire in determinati contesti e obiettivi lavorativi.

Ecco perché l’Associazione ha promosso in ogni modo la partecipazione all’evento di esponenti delle Istituzioni, ma anche e soprattutto di rappresentanti delle Associazioni e delle imprese locali, affinché d’ora in poi possano essere presi in considerazione progetti in cui mettere in gioco le capacità e caratteristiche specifiche di queste persone, puntando sulla loro formazione affinché possano acquisire professionalità e abilità che vengano certificate e riconosciute valide per l’accesso al mondo del lavoro, come per qualunque individuo.

La legislazione italiana promuove l’inclusione delle persone con disabilità in ogni contesto sociale, compreso quello lavorativo (Legge 68/99). Bisogna rendere concrete queste norme attraverso azioni di programmazione che tengano conto della necessità di non lasciare indietro nessuno, soprattutto quando è in grado di offrire il proprio contributo alla società, conquistando un ruolo, un’autonomia e una dignità come chiunque altro.

Il primo intervento del Convegno è stato curato da Fernanda Lima, Direttrice di Formazione in Specialisterne Italia (it.specialisterne.com). Specialisternenasce in Danimarca da un’idea di Thorkil Sonne, padre di un ragazzo con autismo, che decide di puntare sulle abilità specifiche di queste persone attraverso processi di formazione professionale e immissione nel mondo del lavoro. Specialisterneopera oggi in diversi Paesi del mondo, tra cui in Italia a Milano. Organizza percorsi di formazione e ha già inserito circa venti ragazzi in importanti aziende di tecnologia e informatica. In particolare, la relazione di Fernanda Lima ha evidenziato come sia necessario rivedere i tradizionali sistemi di selezione del personale che penalizzano queste persone. D’altro canto, le aziende che hanno invece sperimentato di lavorare con persone autistiche hanno ammesso che le caratteristiche specifiche dei colleghi con autismo (lealtà, attenzione ai dettagli…) rappresentano indubbiamente un surplusincalcolabile e un vantaggio per le aziende stesse: il talento della neurodiversità conviene!

Il secondo intervento del Convegno ha visto protagonista Nico Acampora, ideatore e fondatore del progetto “PizzAut”(www.pizzaut.it), il primo ristorante completamente gestito da ragazzi con autismo che nascerà a dicembre 2019 alle porte di Milano. Nico Acampora ha condiviso con i presenti i primi passi del progetto fino agli ultimi traguardi e ai sogni per il futuro. L’idea di creare un’occasione di lavoro concreta per dei ragazzi con autismo, mettendo da parte pregiudizi e paure ma puntando e credendo fortemente nelle loro capacità, dimostrando a tutti che lavorare è possibile! Anche in questo caso, tutto parte da un padre che decide di scendere in campo per cambiare qualcosa, un padre che affronta le difficoltà di ogni giorno ma buttando il cuore più in là della paura che assale ogni genitore pensando al futuro dei propri bambini… E i ragazzi di PizzAut hanno dimostrato a papà Nico che aveva ragione, che lavorare è possibile anche quando in sala ci sono centinaia di pizze da sfornare e clienti da servire! PizzAut va ancora più avanti e spera di realizzare nel tempo una vera e propria filiera di prodotti realizzati da persone con autismo, generando una catena di collaborazione e sostegno lavorativo continuativa e senza confini.

Il terzo intervento è stato presentato (in video) da Enrico Maria Fantaguzzi, fondatore di Link@ut(www.linkaut.it),un altro papà che ha deciso di mettere in campo la sua professionalità creando un’azienda che offre formazione specifica in materia di “accoglienza consapevole”. In particolare, l’intervento di Fantaguzzi ha evidenziato come le famiglie di bambini, ragazzi o adulti con autismo incontrino difficoltà enormi ogni giorno anche per esigenze banali come fare la spesa al supermercato, andare dal dentista o al ristorante. E questo perché il personale non è preparato ad accogliere in modo appropriato la persona con autismo. Il lavoro di Link@utsi rivolge dunque a tutte quelle aziende che decidono di distinguersi per il modo in cui formano il proprio personale nell’accoglienza di persone con autismo e delle loro famiglie. L’esperienza di Link@utha dimostrato come nei dipendenti aumenti considerevolmente l’orgoglio e il piacere di lavorare presso un’azienda che ha deciso di investire su un aspetto di rilevanza sociale fondamentale come quello sopra descritto. Anche questo vuol dire “investire” sull’autismo.

L’ultimo intervento del Convegno è stato curato da Adriana De Luca, Presidente dell’Associazione “Gli Altri siamo Noi”di Cosenza (www.glialtrisiamonoi.org). L’importanza della relazione della D.ssa De Luca è rappresentata non solo dall’incredibile lavoro svolto negli anni da questa Associazione, ma soprattutto dalla considerazione che quest’importante attività di formazione e inclusione lavorativa di ragazzi con disabilità intellettive sia stata portata avanti in Calabria. Dall’esperienza dell’Associazione Gli Altri siamo Noi è nata la Cooperativa sociale “Volando Oltre” da cui è partita la start-up “Buoni-Buoni”, prodotti dolciari ad alto contenuto di felicità! L’Associazione è attiva su diversi fronti e lavora ogni giorno con energia e dedizione assoluta per offrire a questi ragazzi l’opportunità di acquisire competenze e abilità attraverso tirocini formativi con enti e aziende pubbliche e private.

Ha chiuso i lavori con i saluti finaliLeo Stilodell’Associazione Per Noi e Dopo di Noi, che ha introdotto gli interventi spontanei da parte del pubblico presente, testimoniando l’attenzione di tutti verso gli argomenti trattati.

Dietro ognuna delle realtà che abbiamo ospitato nel corso del Convegno si nasconde un lavoro e un impegno quotidiano, fatto di entusiasmo ma anche di inevitabili momenti di sconforto e difficoltà. Eppure nessuno di loro ci ha trasmesso paura, rassegnazione o rabbia verso una società che ancora oggi allontana, discrimina, esclude… a sentir loro è sembrato davvero possibile credere in una società più giusta, accogliente e coraggiosa, perché scommettere sull’autismo vuol dire scommettere su ognuno di noi, giocando una partita in cui ognuno può fare la differenza per vincere!

 

 

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